Finis vindemiae

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Am 25. September haben wir heuer mit der Lese begonnen (bzw. am 14. wenn man die Trauben für die Kellereigenossenschaft mit einbezieht), gestern, also genau einen Monat danach, ist sie zu Ende gegangen. Als kurze Zusammenfassung: der Erntebeginn war erwartungsgemäß später als letztlich üblich, was als positiv empfunden wurde. Überrascht wurden wir alle aber durch die Erntemengen, welche überall in der Gegend höher waren als erhofft oder befürchtet. Eine der Hauptursachen ist sicherlich in den großzügigen Niederschlägen in den Wochen vor Erntebeginn zu suchen, da war die Ertragsregulierung nämlich schon abgeschlossen.

Il 25 settembre abbiamo cominciato quest’anno con la vendemmia (il 14 se si considera l’uva portata alla cantina sociale). Ieri, esattamente un mese dopo è terminata. Breve riassunto: L’inizio era come previsto più tardi di quanto eravamo abituati ultimamente e ciò era anche ben visto. Quello che tutti nella mia zona ha sorpreso erano le quantità che erano molto più alte di quanto si sperava/temeva. Una delle ragioni principali sono sicuramente le precipitazioni abbondanti nelle settimane prima dell’inizio della vendemmia dopo che il diradamento era già terminato.

Die häufigen und teilweise sehr ergiebigen Regenfälle der letzten beiden Wochen haben die Rotweinlese schwer belastet. Viele Anlagen, auch unsere, wurden abgeerntet, nicht weil die analytische und technologische Reife es unbedingt nahe legten, sondern weil sie dem Botrytispilz nicht mehr Stand gehalten haben. Gerade der Cabernet franc, mit dem wir unsere Saison abschlossen, faulte sichtlich von Tag zu Tag und wegen der dauernden Nassperioden konnten wir dabei nur zuschauen. Als es dann gestern endlich soweit war, musste jede Traube einzeln in in Hand genommen und von Botrytisbeeren befreit werden, was die Lesegeschwindigkeit mehr als halbierte und auch einiges an Menge kostete. Die Grenzreihe, welche seinerzeit das Botrytizid nur einseitig abbekam, wurde gänzlich aufgegeben; dort war jede Traube zumindest zu drei Viertel von der Graufäule überzogen.

Le piogge frequenti e talvolta anche molto cospicue delle ultime due settimane hanno gravato molto sulla vendemmia delle uve rosse. Tanti vigneti, tra cui anche i nostri, sono stati raccolti non tanto perché si è raggiunto la maturità analitica e tecnologica ma perché cominciavano a non reggere più alla botrite. Proprio il Cabernet franc, con il quale abbiamo concluso la vendemmia, è marcito in modo molto evidente da giorno a giorno. Ed a causa della bagnatura continua non potevamo che aspettare e guardare come il fungo si mangiava l’uva. Quando finalmente potevamo vendemmiare dovevamo prendere in mano ogni grappolo singolarmente per liberarlo dagli acini colpiti, cosa che ha più che dimezzato la velocità del lavoro e che ci è costato parecchio prodotto. Il filare di confine, che a suo tempo è stato trattato solo da una parte con il botriticida, era talmente marcio che non l’abbiamo neanche più toccato. Infatti, lì ogni grappolo era ricoperto per almeno tre quarti alla muffa.

Es war ein schwieriges Jahr, vom Frühling an (mit einigen Lichtblicken im Sommer) bis ans Ende der Lese. Aber: Schwierig heißt nicht, dass die Weinqualität nicht gut sein kann. Mein Bloggerfreund Dirk Würtz hat es treffend als Winzerjahrgang betitelt: das Können und der Fleiß (sowie die Fortune) des Winzers werden für die einzelnen Produkte ausschlaggebend sein. Deshalb wird die Spannweite an Qualitäten breiter als gewöhnlich sein, so meine Vermutung.

È stato un anno difficile, a partire dalla primavera (con qualche spiraglio di luce in estate) fino alla fine della vendemmia. Però: Annata difficile non vuole dire automaticamente vini meno buoni. Il mio amico blogger Dirk Würtz l’ha definita come annata del vignaiolo. La bravura, l’impegno (ma anche la fortuna del vignaiolo, quello lo dico io) saranno determinanti per la qualità dei singoli prodotti. Di conseguenza secondo me il ventaglio di qualità tra i differenti vini sarà effettivamente più ampio del solito.

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