Eigentlich hätte der Titel dieses Postings sein sollen „Bringt ein schwieriges Jahr einen schlechten Jahrgang hervor und umgekehrt?“, aber das klingt doch ein wenig zu technisch, auch wenn es genau um diese Frage geht.
Effettivamente il titolo del post è stato „Un anno difficile comporta un’annata cattiva e viceversa?“, ma mi suonava troppo tecnico. Anche se, a dire la verità, cerca di dare una risposta a questa domanda.
Meine Weißen 2014 und auch der Rosé des gleichen Jahrgangs sind seit Juni im Verkauf und deshalb auch meine aktuellen Begleiter bei den Präsentationen. Meistens bevor er den Inhalt probiert hat, meint so mancher Besucher etwas von oben herab und eh nicht pauschalisierend: „Naja, wir wissen ja, dass der ’14er kein guter Jahrgang ist.“ Ich denke, da gibt es wirklich Erklärungsbedarf: 2014 war für uns Weinbauern sicherlich ein schwieriges Jahr, das härteste, an das ich mich erinnere. Dauernde Blattnässe, alle möglichen Pilzkrankheiten in der Folge trotz intensiverer Spritzarbeit, Kirschessigfliege und Hagel (nicht bei mir, aber bei den armen Kollegen), schlussendlich doppelte Lesearbeit beim im Schnitt 60 % (!) eines Normalertrages, d.h. wir haben pro kg Trauben fast die vierfache Zeit gebraucht.
I miei bianchi ed anche il rosato del 2014 sono da giugno in vendita per cui da allora sono loro che mi accompagnano alle degustazioni. Purtroppo ho dovuto notare che diversi degustatori, ancora prima di portare il calice al naso ed alla bocca dicono con un atteggiamento un po‘ presuntuoso e molto generalizzante: „Ebbè, è cosa nota che l’annata 2014 non è buona“. Mi sembra a questo punto ora di fare qualche precisazione: Il 2014 era per noi produttori sicuramente un’anno molto difficile, il più ardua che io mi ricordo. Bagnatura permanenti delle foglie, di conseguenza malattia funginee a non finire nonostante trattamenti ripetuti, Drosophila e grandine presso i miei colleghi più sfortunati, alla fine il doppio di ore di vendemmia per portare a casa il 60 % (!) di un raccolto normale (che vuol dire che per ogni kg di uva abbiamo impiegato quasi quattro volte tanto).
Aber die Weine — und nicht nur meine, sondern die allermeisten hier in der Gegend — passen! Warum das? Weil wir mit dem Ziel, eine möglichst gut Qualität trotzdem zu erzielen, sehr viel investiert haben. Wir haben mit der Ernte zugewartet, obwohl jeder Tag uns ein paar Prozente Menge genommen hat, wir haben dann bei der Lese jede Traube in die Hand genommen, mehrmals gedreht bis jede nicht geeignete Beere herausgezupft war und damit für die halbe Menge Trauben die doppelten Arbeitsstunden als normal ausgegeben. Dass auch eine dem Jahrgang angepasste Kellerwirtschaft angewandt wurde, ist selbstredend. Deswegen kann sich der Konsument an einer guten Qualität erfreuen, und dies bei gleich gebliebenen Preisen! Ihn soll es nicht kümmern, die Probleme haben wir Winzer gehabt. Deshalb: Wenn ein Jahr schwierig ist, heißt das noch lange nicht, dass der Jahrgang ein schlechter sein muss.
Però i vini (e non solo i miei ma la stragrande maggioranza quì in zona) sono a posto! Come mai? Perché abbiamo investito tantissimo con lo scopo di mantenere la qualità consueta. Abbiamo aspettato con la vendemmia nonostante che ogni giorno che passava ci ha tolto qualche punto percentuale di quantità, abbiamo poi preso in mano ogni grappolo, girato e rigirato per togliere ogni acino che non corrispondeva ed alla fine abbiamo speso il doppio in ore lavorative per portare a casa poco più della metà del solito. Del fatto che anche in cantina il lavoro sia stato adeguato alla situazione difficile non serve parlare ulteriormente. Vi ricordate ancora di #iononsaltoil2014 su Twitter? Per questo il consumatore si può godere l’abituale qualità, inoltre a prezzi invariati! Lui non si deve preoccupare, i problemi li abbiamo avuto noi, i viticoltori e vignaioli. Perciò: Se un anno è difficile ciò non vuole dire che l’annata debba essere per forza cattiva.
Mein Tip an die Einkäufer: alles neu kosten, sich nicht auf frühere Jahrgänge verlassen, mit dem 2014er werden so einige Karten neu gemischt. Wer 2014 die notwendige Arbeitskräfte aufbrachte, wird mit sehr interessanten Weinen punkten, wer nicht in eine extrem aufwendige Lese investieren konnte oder wollte, der den Mengenverlust nicht hinnehmen wollte, der wird wirklich ein qualitatives Problem haben.
Il mio consiglio agli acquirenti: degustare tutto da zero, non fidarsi delle annate precedenti, con il 2014 non valgono più le certezze. Infatti chi nel 2014 ha investito nella vendemmia convincerà con vini molto interessanti, chi invece non voleva o poteva spendere in manodopera alla raccolta o che non voleva rinunciare alla quantità, avrà sicuramente un problema qualitativo.
È l’ennesima dimostrazione che si parla troppo di vino e se ne beve poco.
Pensiamo a quanti 2003 si sono dimostrati molto buoni anche a distanza di 6-7 anni!
Das ist der wiederholte Beweis, dass man zuviel über Wein spricht und zuwenig trinkt.
Denke wir nur einmal, wie viele 2003er sich als sehr gut herausgestellt haben, auch noch nach sechs bis sieben Jahren!