The Judgement of Paris (2): The Winner is (not) everybody’s Darling

Peter Paul Rubens: The Judgement of Paris

Wenn man am Ende eines Weinkostwettbewerbes die Jurymitglieder fragt, was sie vom Siegerwein halten, dann werden die wenigsten sich mit diesem vollends identifizieren. Diese Erfahrung habe ich fast immer nach den von mir organisierten Verkostungen gemacht. Anfänglich bin ich darüber sehr erschrocken und habe vorsichtshalber die Auswertung wiederholt, Fehler konnte ich zum Glück aber keine finden. Der Grund dieser Unzufriedenheit liegt aber woanders: fragt man nämlich die Koster, welchen Wein sie favorisieren, dann bekommt man oft fast so viele Antworten, wie es Mitglieder der Kommission gibt.

Chiedendo alla fine di un concorso enologico ai membri della giuria cosa ne pensino del vincitore, solo pochissimi si identificheranno con lui. Questa esperienza l’ho fatta quasi sempre negli ormai numerosi concorsi che ho organizzato. Le prime volte mi sono spaventato molto e per sicurezza ho rifatto tutti i calcoli. La causa di questo disagio si trova però altrove: se ai giudici si chiede, quale vino secondo loro abbia meritato di vincere, si ottengono un numero di risposte differenti che si avvicina spesso al numero di membri della comissione.

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