Dinosauri apodittici? — Apodiktische Dinosaurier?

Difficile esprimere i contenuti del convegno Vino in bocca alquanto conciso e ampio nello stesso momento come è stato fatto in altri blog e nei relativi commenti (1, 23 e 4). Comunque da mosca bianca in ambito regionale, in quanto produttore e blogger trentino-tirolese, esprimo qualche pensiero che più mi si è rimasto impresso. Prima di tutto, hanno parlato in questa manifestazione, organizzata dall’Assenologi di Trento alla Fondazione Edmund Mach di San Michele: Paolo Ghezzi, giornalista de L’Adige, moderatore e co-relatore, Fabio Giavedoni, co-curatore della guida Slow Wine, Angelo Peretti, InternetGourmet, Filippo Ronco, TigullioVino, Vinix e VinoClic, Davide Cocco, StudioCru, e Stefano Caffarri, Appuntidigola. Le citazioni riproducono per di più il senso, derivano in parte anche dalla discussione, prego abbiate comprensione.

Es ist nicht einfach, die Inhalte der Tagung Vino in bocca so treffend und doch umfassend darzulegen, wie es auf anderen Blogs (123 und 4) und den dazugehörenden Kommentaren erfolgt ist. Als bloggender Produzent, der immer noch als weißer Rabe in der Region gilt, möchte ich hier ein paar Gedanken aus meiner Sicht loswerden. Zunächst, wer waren die Referenten dieser von den welschtiroler Önologen in der Edmund-Mach-Stiftung von San Michele organisierten Veranstaltung? Paolo Ghezzi, Journalist des L’Adige, Moderatore und Referent, Fabio Giavedoni, Mitherausgeber des Weinführers Slow Wine, Angelo Peretti, InternetGourmet, Filippo Ronco, TigullioVino, Vinix und VinoClic, Davide Cocco, StudioCru, und Stefano Caffarri, Appuntidigola. Die Zitate sind eher sinngemäß zu verstehen, öfters auch in der Diskussion entstanden, ich bitte um Verständnis.

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„Mi provate ’sti vini?“ Kostet ihr mir diese Weine?

Tasting Dream Team

Gianpaolo Paglia vom Weingut Poggio Argentiera ist nicht nur dafür bekannt, interessante Weine zu produzieren und innovative Wege in der Öffentlichkeitsarbeit zu gehen, sondern er setzt auch so konsequent wie kaum ein anderer mir bekannter Produzent den Web-2.0-Gedanken um.

In diesem Sinne hat er die aktiven Bloggerfreunde gebeten, seine neueste, im Moment noch versuchsweise ausgebaute Weißweinkreation mit den schon etablierten Weinen sensorisch zu vergleichen und ihm das Kostergebnis als Kommentar zu seinem Beitrag auch mitzuteilen.

Nun, die drei Weine sind nach ein paar Tagen überaschend schnell mit der Post angekommen, beurteilt haben  wir sie aber aus verschiedenen Gründen erst gestern (sorry Gianpaolo!). Damit meine bisherigen (Vor-)Urteile gegen schalenvergorene Weißweine – wobei ich nicht der Einzige bin, der diese Entwicklungen eher skeptisch sieht – nicht zu sehr das Ergebniss verfälschen, habe ich die Weine mit den aufgeschlossenen Kolleginnen und Kollegen der Sektion Kellerwirtschaft im VZ Laimburg gekostet. Es sind dies von links nach rechts: Erwin Eccli, Andreas Sölva, Ulrich Pedri, Armin Raifer, Eva Überegger und Christoph Patauner.

Einige Weinblogger haben in der Zwischenzeit ihr Urteil schon abgegeben. Uns hat diese kleine Kost jedenfalls sehr gefallen, danke Gianpaolo für die Weine!

Gianpaolo Paglia della tenuta Poggio Argentiera non è solo conosciuto per i suoi vini interessanti e per il lavoro molto innovato circa le pubbliche relazioni, ma lui concretizza come nessun’altro produttore a me conosciuto il concetto di web 2.0.

Inserito in questo contesto, ha chiesto ai suoi amici dotati di blog di degustare tre suoi vini bianchi, tra cui la sua ultima creazione, il Bucce ancora in fase sperimentale e di pubblicare i risultati della degustazione come commento al suo post.

Le tre bottiglie sono arrivate sorpredentemente veloci dopo qualche giorno a casa mia come pacco postale ma per diversi motivi siamo arrivati solo ieri ad assaggiarle (scusa Gianpaolo!). Anche per evitare che i miei (pre-)giudizi nei confronti di bianchi fermentati con le bucce non influiscano troppo sui risultati, ho deciso di valutare i vini con i miei colleghi di lavoro della sezione enologia del centro sperimentale Laimburg che sono molto accessibili. Essi sono da sinistra a destra Erwin Eccli, Andreas Sölva, Ulrich Pedri, Armin Raifer, Eva Überegger e Christoph Patauner. La mia scetticità comunque viene condivisa anche da altri, come vedo.

Alcuni blogger hanno già espresso il loro giudizio. A noi comunque è piaciuta molto questa piccola degustazione, grazie Gianpaolo per i vini!

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