Aggiornamento di: „Coltivare a livello locale, pensare a livello globale“

I lettori attenti si ricorderanno che qualche giorno fa ho parlato della discussione tra quattro personaggi importanti dell’economia vitivinicola sudtirolese circa gli sviluppi futuri. Ecco, nel numero 12 della rivista Südtirol Panorama Economia altoatesina è stato pubblicata la versione italiana del confronto. Si può notare tra l’altro che la traduzione del titolo e dell’introduzione fatta da me non corrisponde con quella ufficiale della redazione, pazienza.
Per chi non padroneggia abbastanza la lingua tedesca, ecco la versione (7,3 MB) in lingua di Dante. Buona lettura!

Global denken, lokal pflanzen — Pensare globalmente, piantare localmente

„Südtiroler Wein: die richtige Vermarktung für einen Markt mit Zukunft“ – so der Titel der von Südtirol Panorama initiierten Diskussionrunde über Aussichten, Chancen und Risiken des Südtiroler Weines. Eine kontrovers geführte Diskussion mit den polarisierendsten Köpfen der Weinwirtschaft .
Ich erlaube mir, diesen wertvollen Beitrag (im Netz oder als pdf mit 4,2 MB) in meinem Blog vollinhaltlich wiederzugeben, da er einen ungeschönten Blick auf unsere Weinwirtschaft wirft. Zudem sind die Betrachtungen umfassend, konnten doch alle Verbände gleichberechtigt zu Wort kommen. Es wäre schade, so eine wertvolle von Redakteurin Verena Pliger ermöglichte Standortbestimmung den interssierten Lesern, welche diese Zeitschrift vielleicht noch nicht kennen bzw. beziehen, vorzuenthalten.

„Vino sudtirolese: la commercializzazione giusta per il mercato del futuro“ – questo il titolo di una discussione organizzato da Südtirol Panorama su prospettive, opportunità e rischi per il vino altoatesino. Una discussione controversa tra le teste polarizzanti dell’economia viticola.
Mi permetto di riproporre sul mio blog interamente in originale questo prezioso contributo (in
rete o come pdf di 4,2 MB) in quanto offre una panoramica autentica dell’economia viticola locale. Inoltre le considerazioni sono a 360 gradi in quanto tutte le associazioni di categoria si sono potute esprime in modo equiparato. Sarebbe un peccato omettere queste prese di posizione, evidenziate dalla redattrice Verena Pliger, a quei lettori del blog che per un motivo o l’altro non sono ancora in possesso della rivista.