Blühende Mandelbäume zwischen grünen Zypressen und Schneereste auf den umliegenden Bergen, so zeigt sich Mitte März die Natur im südlichen Südtirol. Und wie es momentan ausschaut, ist es ein normales Frühlingserwachen. Und nicht ein extrem frühes, wie es lange zu befürchten war. Das sagt uns der Mandelbaum im Garten, denn er ist seit jeher ein recht genauer Indikator für den Beginn der Vegetationsperiode. Man sagte bei uns immer, im Bozner Unterland blühen die Mandelbäume am Josefitag, d.h. am 19. März. Die Klimaerwärmung der letzten 10 Jahre hat den Beginn dieser Farbenpracht um mindestens eine Woche vorverlegt, aber wie man unschwer am Bild erkennen kann, sind wir heuer glücklicherweise nicht früher als im letztlich üblichen Bereich.
Mandorli fiorenti tra cipressi verdi e resti di neve sulle montagne circostanti: così si presenta la natura a metà marzo nel Sudtirolo meridionale. E sembra essere per fortuna un risveglio primaverile nella norma. Non uno tanto precoce come per tanto tempo si temeva. Questo lo dice il mandorlo nel giardino che è un indicatore esatto della ripresa vegetativa. Si diceva sempre, che nella Bassa atesina i mandorli fioriscono il giorno di San Giuseppe, cioè il 19 marzo. Il cambiamento climatico degli ultimi diec’anni ha anticipato la comparsa dei fiori rosa di almeno una settimana. Come testimonia la fotografia l’andamento di quest’anno rispecchia questa nuova norma, non siamo più avanti del solito, per fortuna.