Deine Weine sind zu alkoholisch — I tuoi vini sono troppo alcolici

wetter_6-9-2014-dt

(Versione italiana del grafico.)

Diese mich sehr oft ärgernde Aussage dürfte wir für den kommenden Jahrgang wohl erspart bleiben. Dass der Gehalt an Ethylalkohol eines Weines aus naturnahen Betrieben nicht auf einer willkürliche Entscheidung beruht, sondern in erster Linie vom Klima und der Witterung vorgegeben ist, wird diese Jahr — halt im umgekehrten Sinn — sehr deutlich. Die aktuellen Reifeanalysen des Versuchszentrums Laimburg zeigen es eindeutig :“… befindet sich der aktuelle Reifezustand rechnerisch auf dem Niveau von 2013.“ Naja, dann lesen wir halt später, tut grundsätzlich speziell unseren Weißweinen gut, aber: der prekäre Gesundheitszustand in den meisten Rebanlagen (entweder Hagel, Peronospora, Botrytis, Essigfäule und Kirschessigfliege, in manche Orten auch fast alle zusammen) lassen ein Zuwarten wie 2013 nicht zu. Zudem lassen die Reifeverlaufskurven schon jetzt erkennen, dass die wöchentlichen Mostgewichtszu- und Säureabnahmen nicht an die des Vorjahres herankommen werden. Aber wen wundert das schon? Dauernd bewölkt, nass bei unterdurchschnittlichen Temperaturen, eine Kombination mit einer Dauer, an welche auch unsere Alten sich nie oder seltenst erinnern dürften.

Questa espressione che spesso mi irrita molto probabilmente mi verrà risparmiata per la prossima annata. Quest’anno si manifesta in modo molto evidente che il contenuto di alcol etilico in un’azienda artigianale non è una decisiona presa a tavolino ma in stretta dipendenza del decorso meteorologico. Le analisi di maturazione effettuate dal Centro sperimentale Laimburg esprimono chiaramente che un’annata considerata al tempo della fioritura precocissima ormai è diventata molto tardiva, paragonabile a quella dell’anno scorso. Vendemmieremo più tardi insomma, che male c’è? Annate tardive fanno generalmente bene ai nostri bianchi, ma il problema è un altro: lo stato sanitario precario delle uve in zona non permette attendere come l’anno scorso. Tra grandine, peronospora,  botrite, marciume acido e drosofila, alcuni proprietari le hanno prese anche tutte. Inoltre guardando le curve di maturazione si intravvede che l’aumento degli zuccheri e la diminuzione dell’acidità probabilmente non raggiungeranno i valori del 2013. Questo non meraviglia più nessuno ormai. Infatti una durata così lunga di tempo piovoso, bagnature continue e basse temperature non si ricordano quì neanche i vecchi.

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Grauer Burgunder Klausner 2. Teil — Pinot grigio Klausner 2° partita

2009-09-09_09-15-16Vorgestern, am 9.9., ist der zweite und letzte Teil des Grauen Burgunders im Weingarten Klausner gewimmt worden. Die Moste der insgesamt vier Pressen hatten Zuckergehalte, welche zwischen 19,2 und 20,0 °KMW betrugen. Die Mostsäurewerte schwankten um die 4,5 g/L, die pH-Werte betrugen 3,7. Das scheint besonders für eine Weißweinsorte sehr wenig Säure zu sein, die Gehalte im späteren Wein sind aber nicht gewiss voraussehbar, normalerweise aber etwas höher und damit wieder im üblichen Bereich, kann ich mir vorstellen.

L’altro ieri, il 9/9, abbiamo vendemmiato la seconda e ultima partita di Pinot grigio del vigneto Klausner. I mosti delle complessive quattro presse avevano contenuti zuccherini tra i 19,2 ed i 20,o °Babo, le acidità oscillavano attorno a 4,5 g/l, i valori di pH erano in media 3,7. I dati acidici sembrano abbastanza bassi per un vitigno bianco, ma bisogna tenere presente che i valori dopo la fermentazione nel vino non sono prevedibili del tutto, ma normalmente più alti che non nel mosto di partenza, per cui abbastanza nella norma presumo.

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