Bewegende Überraschungen – Sorprese commoventi

Am 11. März haben die Schüler von Frau Francesca Negroni in Gordola, bei Locarno, im schweizerischen Kanton Tessin die Luftballons starten lassen, am 13. März habe ich einen, inzwischen fast ganz erschlafft in unserem Weingarten „Ogeaner“ gefunden. 181 km Luftlinie verbinden die beiden Orte, mit dem Auto sind es auf der laut Routenplaner kürzesten Strecke über das Veltlin 290 km und fünf Autostunden.

L’11 marzo gli scolari della signora Francesca Negroni hanno fatto partire i loro palloncini a Gordola, vicino a Locarno, nel cantone svizzero del Ticino. Il 13 marzo ho ritrovato uno di questi palloncini, ormai afflosciato nel nostro vigneto „Ogeaner“. 181 km di linea d’aria collegano i due posti, secondo il navigatore la via più breve, percorrendo la Valtellina, misura 290 km e dura in macchina cinque ore.

In der Tat bin ich eine Person, welche Glück hat, wie es auf der Hinterseite des Haikus steht, da so ein Fund doch starke Gefühle in einem weckt. Die Überraschung war aber nicht zu Ende, da die Lehrerin mir ein von den Schülern geschriebenes Büchlein, von ihnen signiert, mit der Post schicken hat lassen. Das ist pädagogisches Engagement!

In effetti sono una persona fortunata, come dice il testo sul retro dello Haiku, in quanto una scoperta di questo tipo regale emozioni forti. La sorpresa poi non era finita lì, in quanto l’insegnante mi ha spedito per posta un bellissimo libricino scritto dagli allievi con tanto di firme. Questo sì che è impegno pedagocico!

Dulcis in fundo hat sie sich einen Wein von uns übers Internet bestellt und anscheinend ihre Freude daran gehabt. Danke Frau Negroni für Ihren Einsatz und ich hoffe, wir können uns einmal in der Nähe zuprosten!

E dulcis in fundo ha comprato in Internet un nostro vino che sembra che le sia anche piaciuto. Grazie signora Negroni per il Suo impegno e spero di poter brindare un giorno insieme!

Wiederholungstäter – Recidivo

Wenn man sich schon abgewöhnt hat, sich zum Jahresanfang gute Vorsätze zu machen, so ist es doch nicht schlecht, die Zeit vor Vegetationsbeginn zu nutzen, um Vergangenes Revue passieren zu lassen.

Anche se ormai mi sono abituato a non dedicarmi più ai buoni propositi per l’anno nuovo, il periodo prima che inizi il periodo vegetativo resta un momento buono per fare bilanci.

Ein Dauerthema bleibt der Pflanzenschutz. Zum einen, weil die Anforderungen an uns Praktiker angesichts von immer neuen, zusätzlichen Schadorganismen und einem sich immer reduzierterem WIrkstoffangebot zunehmen, zum anderen, weil der Blick der Allgemeinheit und der Kunden immer stärker auf diesen Teilbereich der Produktion gelenkt wird.

Una tematica molto presente continua ad essere la difesa delle colture. Da un lato noi produttori veniamo sempre più frequentemente confrontati con patogeni ed insetti dannosi avendo però nello stesso momento un repertorio sempre più ristretto di principi attivi. Dall’altro lato perché la popolazione in generale ed i clienti in particolare sono sempre più focalizzati su questo particolare della produzione.

Seit jeher bin ich dem Integrierten Weinbau verpflichtet und das nachhaltige Wirtschaften wurde – ganz unbewusst – schon von den Vätern zu einem beträchtlichen Teil mittels des Prinzips der allgegenwärtigen Sparsamkeit umgesetzt. Mehrmals bin ich seit ich den Betrieb führe mit der Anzahl der Pflanzenschutzbehandlungen am untersten Limit entlangeschrammt und nur mit viel Glück konnte ich bedeutende Ernteausfälle vermeiden. Und immer wieder habe ich mir nach diesen Erfahrungen vorgenommen, weniger extrem zu arbeiten, mich dadurch weniger unter Druck zu setzen, ruhiger zu schlafen. Denn ob ich jetzt bis zu 20 % mehr Behandlungen im Jahr mache, wird meine betriebliche Ökobilanz doch nicht komplett umdrehen.

Da quando è stata introdotta negli anni 80, come azienda seguiamo i principi della produzione integrata e la sostenibilità veniva praticata per buona parte inconsciamente, seguendo il principio antico ed onnipresente del risparmio. Poi, con l’inizio della mia gestione, abbiamo estremizzato il concetto della riduzione del numero dei trattamenti e devo dire che diverse volte solo per fortuna o grazia di Dio sono riuscito ad evitare perdite di produzione importanti. Ed ogni volta, a pericolo scampato, mi sono promesso di lavorare in modo meno estremo, di evitare di più le ansie connesse, di dormire più tranquillamente. Perché non penso che fare fino a 20 % più di trattamenti mi sconvolgerà totalmente il bilancio ecologico complessivo.

Denn seien wir ehrlich, wie gewinnbringend ist es, unsere Produktionsmethode zu kommunizieren wenn sie nicht durch die drei magischen Buchstaben die Generalabsolution erhalten hat? Was nützt es dem Image des Betriebes, dass wir z.B. seit Jahren freiwillig Kunstoffbindmaterialien vermeiden, einiges an Geld und Arbeit in alternative, die Biodiversität fördernde Bodenpflegesysteme investieren, den CO2 bindenden Humusgehalt unserer Böden kontinuierlich steigern, den Dieselverbrauch drosseln oder unseren Wein in die leichtesten Flaschen füllen? Wir bleiben ein konventioneller Betrieb.

Infatti restiamo sinceri: quanto sarà utile raccontare il nostro metodo di lavoro se non ha ricevuto l’assoluzione generale delle tre lettere magiche? Aiuta all’immagine dell’azienda che evitiamo da anni i legacci di plastica in vigneto, che abbiamo speso tanto tempo e parecchi soldi per sperimentare tecniche innovative della gestione del suolo atte ad aumentare tra l’altro la biodiversità, che aumentiamo continuamente il contenuto di humus nei nostri vigneti imprigionando sempre di più CO2, che abbiamo diminuito il consumo di gasolio o che utilizziamo da anni le bottiglie più leggere che riusciamo a reperire? Resto un produttore convenzionale.

Im Bild unser Chardonnay, Weingarten Ogeaner, kurz vor der Lese, deutlich gezeichnet von frühen und späten Peronosporabefall sowie von Mehltau.

Nell’immagine il nostro Chardonnay, vigneto Ogeaner, alla vendemmia, segnato fortemente da attacchi precoci e tardivi di peronospora nonché da oidio.

Bloggo ergo sum

Ein Jahr habe ich nichts mehr in meinem Blog geschrieben. Ich selbst finde es schade. Warum ist nichts mehr gekommen? Eine wichtige Ursache war die Arbeit, die nicht weniger wird — obwohl wir es von Jahr zu Jahr hoffen — und das Erscheinen neuer Beiträge immer weiter nach vorne verschoben hat. Und je mehr ich zeitlich im Hintertreffen war, desto mehr stellten sich Schreibblockaden ein, ein Teufelskreis. Aber auch die Tatsache mitzubekommen, dass sich die Diskussionen komplett auf Facebook verschoben haben, den Blog eigentlich an den Rand der Wahrnehmung gedrängt hat, war schmerzlich. Und später, als ich endlich wieder starten wollte, ist die neue Datenschutzgrundverordnung in Kraft getreten, weswegen der Blog und die Webseite zuerst dahingehend aktualisiert werden mussten. Bei der Gelegenheit stellte ich zusätzlich das Layout auf eine responsive Version um, mobile first heißt es ja schon seit längerem.

Per un anno non ho più scritto niente sul mio blog. Almeno io trovo che sia stato un peccato. Come mai è successo? Il motivo principale era di sicuro il lavoro, che contrariamente a quello che mi aspettavo è diventato di più e non di meno. E più ho rimandato, più avevo problemi a ritornare a scrivere. Un circolo vizioso. Anche il fatto di dover assistere alla svalutazione dei blog da parte di Facebook non mi ha aiutato nell’intento di riprendere. E quando ero prossimo ad un nuovo inizio mi sono reso conto che dovevo adeguare sia il blog che il sito alle nuove norme della privacy. E già che c’ero ho reso responsive il blog, da un po‘ di tempo vige l’imperativo mobile first.

Jetzt möchte ich aber wieder in mehr oder weniger regelmäßigen Abständen das digitale Tagebuch mit Beiträgen zu Themen hauptsächlich aus unserem Weinbaubetrieb füllen. Der Wille ist da, trotz oder gerade wegen der immer stärker gewordenen Macht der sozialen Medien. Ich werde nämlich weiterhin jene Beiträge auf Facebook posten, welche nicht so hochwertig sind, dass mir die Volatilität des Mediums Sorgen bereiten würde. Beiträge, die hingegen m.E. erhalten bleiben sollten, werden weiterhin im meinem autonomen Blog eine dauerhafte Heimat finden. Dem Zuckerbergschen Gesichtsbuch, das theoretisch morgen einfach so abgeschaltet werden könnte, alles überlassen? Ich denke nicht, dass das eine gute Idee ist.

Adesso è venuto il momento di riempire di nuovo ad intervalli più o meno regolari il mio diario digitale con contributi che derivano, come precedentemente, in maggioranza dalla mia attività di vignaiolo. La volontà di farlo c’è, nonostante o forse proprio perché i social sono diventati sempre più potenti. Continuerò infatti a postare su Facebook i post meno importanti, più immediati, dove la volatilità del mezzo non mi preoccupa. Articoli che invece secondo me sono importanti e che vanno salvaguardati nel tempo troveranno di nuovo casa sul mio blog. Lasciare al faccialibro di Zuckerberg, che in teoria domani potrebbe venire spento, tutti i contenuti? Non mi pare che sia una buona idea.

Nach 412 Beiträgen beginnend im April 2008, zweisprachig seit 2009, einfach nur so aufhören will ich nicht. Und gerade jetzt, wo die Landwirtschaft steigender Kritik ausgesetzt ist, finde ich wichtig, dass sich Vertreter unseres Standes mit Fakten zu Wort melden. Ich denke — noch mehr hoffe ich es —, dass diese unaufgeregte Vorgangsweise à la longue sich gegenüber dem lauten Geschrei in anderen Medien durchsetzen wird. Ganz im Sinne des Untertitels: „Dem Wein ganz nahe“.

Non voglio aver finito di scrivere dopo 412 articoli pubblicati a partire da aprile 2008, bilingui dal 2009. E proprio adesso che l’agricoltura è sempre più criticata trovo importante che parli chi è del settore. Penso e spero che la presentazione pacata di dati e fatti abbia almeno a medio termine di nuovo il sopravvento sul baccano fatto su altre piattaforme. Per rimanere fedele all’intento del blog, espresso nel sottotitolo: „all’interno del vino“.

Es gibt nur fünf Fässer Rotwein aber die Weißen riechen phantastisch — Abbiamo fatto solo cinque fusti di vino rosso ma i bianchi hanno profumi fantastici


Dieser locker hingeworfene Satz fasst treffend das vergangene Jahr zusammen. Es war für mich als Weinbauer ein schwieriges Jahr, das kann man wohl sagen. Der trockene und kalte Winter hat zu den stärksten Winterschäden geführt, die ich bis jetzt erlebt habe. Zahlreiche alte Chardonnay- und Ruländerreben am Ogeaner und Klausner erwachten nicht mehr aus dem Winterschlaf. Bei den meisten davon gab es auch keine Austriebe an der Basis, sogenannte Martitschen, mit welchen man in ein bis zwei Jahren einen neuen Stock aufbauen kann; sie mussten mit Jungreben aufwendig ersetzt werden. 

Questa frase buttata lì, rispecchia nonostante la sua incompletezza l’annata scorsa. Per me come vignaiolo era un’annata difficile, di sicuro. L’inverno freddo e secco ha provocato i peggiori danni che io abbia visto finora. Tanti ceppi vecchi di Chardonnay e Pinot grigio nei vigneti Ogeaner e Klausner non si sono più risvegliati in primavera. Nella stragrande maggioranza dei casi le viti non hanno neanche ricacciato dal basso ma dovevano essere sostituite in modo impegnativo con giovani barbatelle. 

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Verpflichtende telematische Kellerbuchführung, Segen oder Fluch? — Registri telematici di cantina obbligatori, beneficio o maledizione?

 

Seit 1. Jänner 2017 sind sie verpflichtend, die digitalen Kellerbücher, bis 30. April werden parallel dazu in Problemfällen auch noch die bisher üblichen papierenen Register akzeptiert. So kann man den momentan Stand der Dinge vereinfachend darlegen. „Na ja, Digitalisierung…, welchen Bereich unseres Lebens betrifft er nicht, besonders im Beruflichen?“

Dall‘ 1 gennaio sono d’obbligo, i cosidetti registri di cantina telematici. Fino al 30 aprile in caso di problemi vengono accettati anche i registri cartacei usati finora. Ecco in sintesi la situazione attuale. „Ti sorprende? La digitalizzazione è onnipresente, soprattutto in ambito professionale.“

Der große Unterschied zu vorher ist aber nicht so sehr der Übergang von den handschriftlichen Eintragungen auf die digitale Eingabe am Computer, sondern dass diese Daten telematisch in eine zentrale Datenbank des Landwirtschaftsministeriums übertragen werden. Zudem werden deutlich mehr Vorgänge meldepflichtig. D.h. die Weinkontrolle kann schon von ihrem Büro aus erste Kontrollen machen, die Rückverfolgbarkeit im Keller wird noch genauer. Bei den kleineren Produzenten hat die verpflichtende Einführung für alle Betriebe über 50 Hl Jahresproduktion für ziemlich viel Unruhe  gesorgt.

La vera novità non è tanto il passaggio dal cartaceo al digitale ma il fatto che questi dati vengono trasmessi in modo telematico al server SIAN del ministero delle politiche agricole. Inoltre è aumentato il numero dei passaggi da dichiarare. Vuol dire che gli organi di controllo possono iniziare le loro indagini già dal loro ufficio, la rintracciabilità diventa più precisa. L’introduzione di questa nuova prassi per le aziende che fanno più di 50 Hl vino all’anno ha provocato un malumore diffuso tra le piccole aziende.

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Der Duft der Rose — Il profumo della rosa

2016-05-20_16-15-10

Rosenduft ist ein immer wieder genanntes Merkmal bei der Beschreibung des Aromas von Gewürztraminer, einer Sorte, welche in unserem Betrieb eine große Rolle spielt. Desto interessierter war ich, bei einem Besuch der Gärten von Schloss Trauttmansdorff an den vielen Blüten der dortigen großen Rosensammlung zu riechen.

Il profumo di rosa è un descrittore che si sente molto spesso nominare nella descrizione dell’aroma di Gewürztraminer, un vitigno molto importante nella nostra azienda. Questo spiega anche il mio interesse di sentire durante una visita ai Giardini di Castel Trauttmansdorff gli odori della grande collezione di rose.

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Mi sono spiegato? — Habe ich mich klar genug ausgedrückt?

CorriereVinicolo_2Qualcuno lo ha già postato su FB ieri, un’intervista che mi è stata fatta da Bruno Donati per conto del Corriere Vinicolo nella serie „Enologi oggi“. Mi sento molto onorato, soprattutto apparire sulla stessa pagina con l’imprenditore dell’anno 2015, Matteo Lunelli di Cantine Ferrari, non ha prezzo.
Non si legge in due minuti, ma per chi si interessa dei miei atteggiamenti di fronte a molti aspetti del vino mi sembra esauriente.
Buona lettura!

Il Corriere Vinicolo N. 40, 21 Dicembre 2015, pag. 16

Dieser Tage ist in der meines Wissens bedeutendsten Weinwirtschaftszeitung Italiens „Corriere Vinicolo“ ein Interview erschienen mit der (übersetzten) Überschrift „Defensive Önologie, das Südtiroler Rezept“. Es schmeichelt mir sehr, dass der Journalist Bruno Donati sich viel Zeit genommen hat, um meine Meinung hinsichtlich aktueller weinbaulicher Themen einzuholen. 

Ein didaktischer Jahrgang — Un’annata didattica

2014-09-16_21-33-15Gestern, am 16. September,  haben wir mit der heurigen Lese begonnen, und zwar mit dem Chardonnay Ogeaner. Obwohl wir den Reifestand des spätreifen Jahres 2013 haben, wurde der Beginn um drei Wochen vorgezogen. Nicht weil wird dies wollten, aber weil uns die Rebenkrankheiten von Tag zu Tag den Ertrag weit über die Schmerzensgrenze hinaus schmälerten. Für unsere Verhältnisse war das auch kostenintensive Selektionieren extrem. Je nach Anlage wurden bisher 5 bis 50 % der ohnehin schon bescheidenen Ernte auf den Boden geschnitten. Die Mostgewichte, wen wundert es, erinnern mich hingegen stark an jene der 80er Jahre.

Ieri, il 16 settembre, abbiamo cominciato con la vendemmia, precisamente con lo Chardonnay Ogeaner. Nonostante che abbiamo la stessa maturazione come 2013 abbiamo anticipato l’inizio per tre settimane. Non perché lo volevamo, ma a causa delle malattie della vite che ci mangiavano giorno per giorno consistenti quantità che ci hanno fatto parecchio male. La cernita necessaria in vigneto è molto cara, e ammonta nella azienda a seconda degli appezzamenti dal 5 al 50 %. Non dimentichiamo che di per sè la produzione quest’anno sarebbe stata minore soprattutto di quella dell’anno precedente.

Der Wein ist ein Jahrgangsprodukt, d.h. der jährlich verschiedene Witterungsverlauf verleiht den Weinen Unterschiede, welche auch vom (gebildeten) Weintrinker geschätzt werden. Der heurige Jahrgang wird voraussichtlich alle bisherigen Unterschiede in den Schatten stellen, vielerorts wird die Toleranz der Konsumenten auf eine harte Probe gestellt werden. Ich bin schon extrem gespannt, wie die Weine in den geplagten Gebieten schmecken werden. Es ist auch deshalb so interessant, da der Wein auch immer wieder Überraschungen bietet. Sollten die Weine nicht überall entsprechen, so wird in jedem Fall  der 14er ein didaktischer Jahrgang sein. Die Unterschiede werden meines Errachtens sehr deutlich ausfallen, zwischen denen die Fleiß, Können und Glück hatten und jenen, die nicht konnten oder wollte und zudem auch noch Pech hatten. Ein Jahrgang, von dem alle lernen können, die Produzenten wie auch die Konsumenten.

Il vino è un prodotto d’annata, il decorso meteorologico annuo variabile genera vini diversi ed il consumatore soprattutto evoluto apprezza ciò. L’annata attuale supererà nettamente quelle precedenti in ciò, in diversi casi la toleranza del consumatore sarà messa a dura prova. Sono molto curioso come saranno i vini prodotti nelle zone colpite da tutto questo maltempo ed altro. Sarà molto interessante perché il vino ci riserva sempre molte sorprese. Nonostante che qualche vino non piacerà, il 2014 sarà un vino didattico. Secondo me le differenze saranno eclatanti. Tra chi è diligente, sa fare bene il proprio lavoro ed ha anche la fortuna necessaria e d’altra parte chi non poteva o voleva ed inoltre ha avuto anche sfortuna. Un‘ annata dalla quale possiamo imparare tutti, produttori e consumatori.

Gegen die Vermenschlichung der Reben — Contro l’umanizzazione delle viti

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Die fortschreitende Urbanisierung und die zunehmende Entfremdung weiter Teile der Bevölkerung vom Leben am Land einerseits sowie die Industrialisierung bedeutender Teil der Landwirtschaft andrerseits haben besonders bei den sensibleren Konsumenten neue Bedürfnisse geweckt. Neben der Qualität der Lebensmittel an sich stehen die Sehnsüchte nach einer kleinstrukturierten, harmonisch gut in Landschaft und Gesellschaft eingebetteten, dem Stress der heutigen Zeit trotzenden Landwirtschaft immer mehr im Vordergrund.

La progressiva urbanizzazione e l’alienazione di una grande parte della popolazione nei confronti della vita di campagna da un lato e l’industrializzazione di porzioni importanti dell’agricoltura dall’altra parte hanno suscitato soprattutto presso i consumatori più sensibili nuovi bisogni. Accanto alla qualità degli alimentari di per sé si evidenzia sempre di più il desiderio di un’agricoltura delle piccole strutture, compatibile con il paesaggio e la società, baluardo nei confronti dello stress odierno. 

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Trubverarbeitung — Lavorazione del torbido di chiarifica mosti

Ungefähr 80 % meiner Produkte sind Weiß- und Roséweine. Insofern werden alle Moste einer Klärung unterzogen, d.h. die bei der Traubenverarbeitung anfallende Trubstoffe sollen nicht zur Gänze mitvergoren werden. Geht ein Most nämlich ohne einen bestimmten Mindesklärgrad in die Gärung, steigt die Wahrscheinlichkeit von ungewollten Reduktivnoten im Wein. Umgekehrt bergen zu blanke Moste die Gefahr schwer auszugären, da die Hefe ganz ohne Trub sich auch nicht wohl fühlt.

Circa l’80 % dei miei vini sono bianchi o rosati. Per cui chiarifico i mosti in quanto non voglio che tutte le particelle di torbido che si formano vadano a finire in fermentazione. Infatti se un mosto fermenta con troppe particelle di torbido aumenta il rischio di riduzioni nel futuro vino. Al contrario, mosti troppo limpidi sono spesso caratterizzati da arresti fermentativi in quanto ai lieviti serve un minimo di torbidità per poter lavorare bene.

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